Le novità

Le novità

Le novità in casa Tamborini

 

Un’ ESPErienza forse un po’ OSÈ, ma certamente D.A. degustare e assaporare in rispettoso SILENZIO.

Gli ultimi nati in casa Tamborini, quattro vini che ben esprimono l'indiscussa passione per condividere con voi le nostre esperienze e la nostra visione del futuro del terroir Ticino.

E una passione, come ogni passione, naturalmente non può essere disgiunta da un côté un po’ seducente. È così che è nato l’Osé d’Hiver, un rosato riserva 2018 100% Merlot fermentato in barrique francesi nuove e affinato nelle stesse barrique per quindici mesi e infine imbottigliato rigorosamente solo in magnum (1,5 litri), il formato forse migliore per apprezzare pienamente un vino. Un piccolo sogno oggi diventato realtà che ci accompagnerà e ci ammalierà durante le brumose e fredde sere invernali, fino ed oltre la rinascita primaverile (chi l’ha detto che il rosé si beve solo d’estate?).

Un primo passo che introduce in un cammino intimo, che proprio per questo non può non continuare con un forte richiamo alla tradizione e alla nostra storia. Si resti dunque in Silenzio, e la si ascolti questa storia, dapprima in bocca e poi scendere lentamente nel corpo. È il Merlot che parla, ovviamente; non però un Merlot qualsiasi, ma quello che proviene dalla storica tenuta di Castelrotto, là dove questo vitigno è stato impiantato per la prima volta in Ticino e da dove si è diffuso. Rimessa a nuovo nel 2003, dopo 13 anni nel 2016 è stato ottenuto un cru nel cru, passato 15 mesi in barrique (80% nuove) che lascerà chiunque lo beva appunto senza parole. In rispettoso silenzio.

Cosa volere di più? Di più non siamo certi che sia possibile; così la vini Tamborini ha pensato di proporre qualcosa di unico: D.A. 2017. Questo vino è il risultato di oltre 15 anni di studi sull’appassimento delle uve merlot unito a una piccola casualità, un “errore” che poi si è rivelato essere un piccolo colpo di fortuna: la “dimenticanza” di alcune cassette di uva appunto nel locale appassimento, rimaste ad asciugare e a concentrare zuccheri e sapori per ben 32 giorni al posto dei normali 16. Il Doppio del tempo normale di Appassimento, appunto. Un vino che ci induce a meditare su nuova visione, su un possibile futuro del “terroir Ticino”.

Un futuro che comunque si fa già presente con l’ultimo vino, l’ESPE 7 2018, un 100% Arinarnoa - un vitigno proposto in purezza forse per la prima volta in assoluto – affinato per 15 mesi circa in barrique nuove. Un vitigno ottenuto dall’incrocio nel lontano 1956 di Tannat con Cabernet Sauvignon.