Il Merlot del Ticino
Alla scoperta delle origini del vitigno principe del Canton Ticino
La viticoltura in Canton Ticino dall’Impero Romano ad oggi, ha sempre fatto parte dell’economia e della tradizione del territorio; il vino è considerato da 2000 anni un alimento e una bevanda indispensabile.
Purtroppo, alla fine del 1800, tutti i vigneti europei subiscono una terribile devastazione da parte di un insetto parassita: la filossera attacca la pianta alla radice e sulle foglie togliendone la linfa. Gli originari 8000 ettari di superficie vitifera in Ticino, si riducono incredibilmente, fino ad arrivare ad oggi a circa 1200 ettari.
È nel periodo di ricostituzione del patrimonio viticolo ticinese distrutto che il Merlot viene importato dalla Francia, dalla regione di Bordeaux a scopo sperimentale. Il Merlot con il passare degli anni dimostra un ottimo adattamento alle condizioni climatiche ticinesi, e viene vinificato per la prima volta nel 1906. Il Merlot è un vitigno a bacca nera, il cui nome sembra aver origine da “merlo”, che ama cibarsi di questa particolare uva.
Numerosi personaggi emergono nella storia del Merlot degli inizi, come
Pietro Vegezzi (1850-1906), canonico e vignaiolo, autore della prima monografia sulla viticoltura, Alderige Fantuzzi (1872-1957), il protagonista dell'introduzione del Merlot del Ticino e Giovanni Rossi ((1861-1920).
Personaggio importante per la viticoltura ticinese, Giovanni Rossi, consigliere di Stato e appassionato di viticoltura, impiantò a Castelrotto il primo vigneto sperimentale di Merlot agli inizi del ‘900. Il vigneto era quello di Vallombrosa, oggi proprietà Tamborini, che verrà nominato negli anni la “culla del Merlot”.
Attualmente il Merlot ricopre circa l'80% della superficie vitata cantonale. In Canton Ticino, oltre al Merlot, altri vitigni ricoprono sempre maggiore importanza, ma di questo ne parleremo in un altro articolo, per ora godiamoci un buon bicchiere dello storico vino ticinese Merlot. Perché, come riportano gli autori, oltre che un vino "il Merlot è una cultura, un'economia, un paesaggio", un ricco patrimonio di cui i ticinesi vanno fieri (cit. tratta da swissinfo.ch).
