Azienda Cuna di Federico Staderini
Cari clienti e amici della vinoteca Tamborini siamo molto felici di farvi partecipi della nostra ultima acquisizione in ambito enologico e con vero piacere che vi presentiamo la Cantina Cuna di Pratovecchio (Arezzo).
La regione del Casentino, dove si trova la cantina, è caratterizzata da verdi colline contornate dai picchi del Pratomagno e dell’appennino toscano, ha ispirato la produzione del vitigno Pinot-Noir a uno degli enologi più importanti e istrionici di tutta la toscana Federico Staderini che dal 2004 focalizza sul territorio di Pratovecchio 7 piccole vigne: Nuc, Pozzo, Fedelone, Due Fratelli, Querce, Becco e Cuna.
La conduzione dei vigneti è in biodinamica non certificata, la vendemmia è manuale.
Gli affinamenti dei vini avvengono in barrique per almeno 15/18 mesi, posizionate in una cantina sotterranea e fredda, le barrique sono di secondo o terzo passaggio.
La produzione totale su 3 vini è di circa 8000 bottiglie massime a dipendenza dell’annata.
Ma veniamo ai vini:
CUNA PINOT NERO IGT TOSCANA ROSSO
Le ragioni intime di questo vino stanno nella gioventù di Federico Staderini, nell’essere agronomo nella terra, nella gente del casentinese e in fine nella sua frescura di cui il Pinot-Noir e uva assoluta che ne gode grandemente in finezza vibrante ed eleganza
BRENDINO CRU DI PINOT-NOIR
Vigneto di 4000 viti con alta densità di impianto e visto la loro posizione, vengono protette dalle cime del Pratomagno, questa terrazza naturale aperta sul mondo e in mezzo ai prati è vigna Brendino.
La produzione per questo cru di Pinot-Noir che io definisco “petit-petit e fin” e di circa 1000 bottiglie a secondo della vendemmia, cioè una bottiglia ogni 4 piante di vite con una resa di 250/270gr/ceppo.
Due sono le caratteristiche che distinguono la vinificazione delle due parcelle Brendino - Cuna:
Le uve Pinot-Noir di Brendino sono le ultime ad essere raccolte.
SEMPREMAI SORTE
Vitigno etrusco ABROSTINE
Vitigno arcigno, pelle e ossa come la rosa canina e il prugnolo, l`arbostine e un incrocio della domesticazione di uva selvatica: la labrusca di Plinio Vecchio e la vitis vinifera “Sylvestris”.
Piantato su una pendice assolata germoglia tardi e matura tardissimo a fine ottobre.
Il vitigno e ricco di colore e tannini naturali ideali per il cuore e la circolazione, l’uva durante la fase di vendemmia viene sgranata a mano in Tonneaux aperti e viene pigiata con i piedi per favorire l’estrazione degli antociani, viene svinato presto e affina a lungo in legno.
SEMPREMAI è imbottigliato a mano come tutti i nostri vini e SORTE (esce) dopo 2 anni di “riposo” in bottiglia.